martedì 8 novembre 2011

L'oceano oltre per la prima antologia AA.VV. "Incipit d'Autore" Giulio Perrone Editore e Flanerì

Il mio racconto per l’Antologica "Non proprio così" – Incipit d’Autore – Giulio Perrone Editore e Flanerì
 (l'incipit evidenziato in giallo è di Cinzia Tani)


 Incipit:
L’oceano oltre


Non è stato facile fissare questo incontro. Per ottenerlo ho dovuto mentire sulla mia identità. Mi aspetta nella hall dell’albergo. Mentre mi avvicino, perdo tutta la baldanza che mi ha fatto arrivare fino a qui. Vorrei tornare indietro ma è troppo tardi: mi ha visto. E ora… cosa faccio? urla il suo intimo. Resta immersa nel barlume di follia che l’ha portata fino a quel punto e decide di affrontarlo. Ora o mai più, pensa.
– Professor Masacci, benvenuto a Genova… piacere, Domiziana Venturini, agenzia Event Congress International. Sarò a sua disposizione in questi giorni e la sua relazione scientifica è prevista per le 17.00.
– Grazie, signorina.
– Com’è andato il viaggio? - gli chiede, mentre avvia il motore. Un lieve rossore le sale sulle guance, in contrasto con il rigore della divisa congressuale: tailleur nero e camicia di seta grigio perla.
– Molto bene, direi. – risponde l’uomo, allacciandosi la cintura . – Da alcuni giorni ero a Roma, da vecchi colleghi e amici di sempre.  
Diretti al Centro Congressi, Domiziana ripercorre mentalmente tutta la fatica che ha dovuto fare per incontrarlo. Aveva saputo che l’esimio professore, uno dei cervelli che avevano preferito sbarcare in America vent’anni prima, avrebbe partecipato a quell’evento medico. Ho solo tre giorni per convincerlo… sì, solo lui potrebbe dirmi se…
Lei è una ricercatrice precaria, malpagata e in scadenza di contratto. Con la scusa dei pochi soldi, mesi prima, si era offerta come hostess congressuale, fregandosene della sua laurea, ma per un unico motivo.
Al professor Griffi, suo responsabile e promotore di quel Congresso, non interessava quanto lei fosse andata avanti con la fase sperimentale. Presuntuoso, la considerava non degna di attenzione.
In quei giorni di Congresso, tra relazioni, buffet, cene di gala, il professor Masacci impara a fidarsi della ragazza. Le racconta della sua carriera, della sua vita privata: vedovo troppo presto e senza figli. – … così, mi trasferii oltreoceano. – concluse.
L’ultima sera, giunge il momento di accompagnarlo in aeroporto.
– Sono pronto. – le dice, raggiungendola nella hall.
– La macchina è di fuori, ma prima… potrei parlarle?
– Ma certo.
Le ho mentito: non sono... (continua) 

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