domenica 30 ottobre 2011

Lì, tra le strade sottili di linfa e rugiada

Inizio dal primo racconto pubblicato in AA.VV. dalla Giulio Perrone Editore, Divisione Lab a luglio 2010. Questa mia favola ha dato il titolo all'Antologia e il tema era: I LUOGHI (link: http://perronelab.it/node/485) e l'ho dedicata alle formiche del bambù della Malaysia.



Incipit:


«Eccolo, quello laggiù è libero!»
«Principessa Myrmicaria*, fermatevi! Sapete bene di non potervi allontanare dalla colonia, vero? Vostra madre, la Regina Freyi sa che con noi siete al sicuro. Una passeggiata, solo questo ci ha ordinato di farvi fare e noi dobbiamo badare alla vostra incolumità, ecco!»
«Ma su, che vuoi che ci succeda! Nulla, no? Vedete quel bambù che nessuna colonia di formiche ha ancora invaso? Prima che lo assalti qualcun’altra, lo farò io, andiam… »
«Aiuto! Aiuto!»
«Ehi, soldati, guardate là! Un’operaia rischia di restare intrappolata sotto a quel ramo! – urla il capo soldato alla sua truppa - corriamo a liberarla, prima che muoia schiacciata! Sapete che non possiamo permetterci di perdere forza lavoro.»
Così, tutti i sorveglianti della Principessa, muovendosi in fila ordinata, corrono a liberare la povera formica in pericolo. Organizzati dal loro capo, al meglio, per distribuire il peso che opprime l' addome della povera formica, riescono a sollevare ciò che per un Umano non è altro che un fuscello.

L’alba, in quel luogo magico, è appena spuntata. La rugiada copre tutto ciò che quel bosco rigoglioso di bambù offre. La sua patina brillante diviene a tratti traslucida grazie ai raggi del sole.
Sulla superficie liscia dei suoi lunghi tronchi, si formano sottili strade di rugiada, intercalate da solchi di linfa zuccherosa che le formiche soldato, disposte in fila indiana, rigano a ogni passo.
Lunghi tronchi che si elevano verso il cielo e sembrano volerlo abbracciare.

L’operaia, ormai salva, viene subito accompagnata al cospetto della Regina Freyi.
«E così, operaia Rufa, stavi per rimanere schiacciata da un ramo? Sai molto bene che le tue braccia sono preziose e che è tuo dovere stare più attenta!»... (continua)

*Per una forma di rispetto verso di esse, i nomi usati sono quelli scientifici o parte di essi.



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